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Nei suoi due stabilimenti, al quartiere Musocco di Milano e a Porto Ceresio, Alessandro Moneta fabbricava pentole e elmetti per l’esercito. Spirito ribelle, disse no alle leggi razziali e alle deportazioni. Decise di nascondere, in un soppalco dello stabilimento di Musocco, famiglie ebree che aiutò a fuggire in Svizzera. Qualcuno però rivela il suo segreto e inizia così il suo viaggio senza ritorno. Una storia che ha ancora delle pagine bianche, tutte da scrivere: mancano infatti le testimonianze dei discendenti di quelle famiglie ebree salvate. Chi avesse ricordi legati a Alessandro Moneta può scrivere a info@intreccimedia.it.